Generare valore economico e creare valore sociale, con un’attenzione in crescendo all’impatto delle attività delle aziende sul presente e sul futuro delle persone, dell’ambiente e della società.
Questo è il significato di “fare impresa” nel 2022.
Disponiamo di tutti gli strumenti e delle competenze per misurare e valutare il valore economico.
Per quanto riguarda invece il “valore sociale”, molto più qualitativo che quantitativo, stiamo individuando negli ultimi anni quali sono i parametri da considerare, e quale il perimetro entro cui muoversi, per definire uno standard di analisi e misurazione delle strategie di sostenibilità adottate in azienda e comprenderne gli impatti.
Il modello di business che risponde a questa nuova sfida è quello della Società Benefit, riconosciuta in Italia dal 2016 come forma giuridica di soggetto operante a beneficio della collettività, in modo responsabile e trasparente. La sostenibilità permea ogni aspetto della Società Benefit, ne definisce il modo di operare, di relazionarsi con l’esterno e fonda la sua stessa ragione di essere: produrre e generare profitto, ma anche valore per la società.
Gli scenari sono ancora aperti e il modo migliore per andare incontro ai futuri cambiamenti è analizzare nel concreto cosa è e cosa fa una società benefit.
Cosa è una Società Benefit?
Il modello di Società Benefit arriva dagli USA nel 2006 e nasce come movimento di “business consapevole” che
- ha la finalità di perseguire un “beneficio comune”,
- crea valore per l’azienda e per i suoi diretti soci o azionisti,
- espande il pubblico degli stakheholders che beneficiano dell’operato aziendale e hanno interesse nelle sue attività
- genera sinergie economiche con impatti positivi su azienda, società e ambiente.
Il framework di riferimento per individuare il “beneficio collettivo” a cui le aziende devono ispirarsi è l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU del 2015 che elenca i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs – Sustainable Development Goals), all’interno dei quali le aziende sono chiamate a esercitare le loro azioni di sostenibilità.
Essi comprendono, tra gli altri, la gestione sostenibile delle risorse, la diminuzione del divario di genere, l’alleviamento della povertà, la promozione delle pari opportunità, l’innovazione green: un ventaglio di contenitori che l’azienda può riempire con le azioni più affini al proprio business ed espletare la sua missione di sostenibilità nei confronti di società e ambiente.
A rafforzare l’impegno espresso aderendo agli SDGs, nell’UE dal 2014 le aziende sono obbligate a rendicontare gli impatti delle loro attività attraverso la NRD – Non Financial Reporting Directive.
Abbiamo parlato approfonditamente della svolta verso la sostenibilità aziendale nel nostro precedente articolo, riassumendo come essa si esprima in tre dimensioni: quella della governance, quella degli impatti sulla società e quella degli impatti sull’ambiente.
Lo sviluppo sostenibile si sostanzia, in queste tre dimensioni, nella capacità di un soggetto di crescere, esercitare le proprie attività e soddisfare i suoi obiettivi nel rispetto delle future generazioni e, idealmente, di migliorare lo status quo aprendo il futuro a scenari migliori.
Quali sono le caratteristiche di una Società Benefit e cosa comporta adottare questa forma giuridica per un’azienda?
Responsabilità, sostenibilità e trasparenza sono i tre capisaldi su cui si fondano le Società Benefit.
Si tratta di una forma societaria che nasce con la mission di apportare beneficio alla collettività e perseguire obiettivi economici tramite modelli di sviluppo sostenibile.
Nel momento della costituzione di una Società Benefit, tali premesse devono essere espresse innanzitutto individuando il contenuto del “beneficio comune”, l’oggetto o gli oggetti dell’azione positiva dell’azienda. Successivamente, vanno individuati i soggetti responsabili che controllano l’operato dell’azienda, in vista del bilanciamento tra scopo di lucro e perseguimento del beneficio, e rendono conto dell’effettiva azione dell’azienda per perseguire le finalità individuate.
L’azienda è infine tenuta a rendicontare ogni anno le modalità di perseguimento del beneficio comune, affidandosi a revisori che ne confermino l’accountability. Tale attività viene monitorata dall’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato che si esprime a tutela del consumatore contro ogni forma di pratica scorretta o ingannevole.
Gli strumenti cardine per approcciare questi passaggi sono la definizione di obiettivi chiari da esplicitare nello statuto, con action-plan a supporto, l’individuazione degli indicatori per la valutazione delle performance e la strutturazione di processi interni per il monitoraggio e la rendicontazione, coinvolgendo in tutte le fasi i dirigenti apicali e modificando dove necessario le strutture di Governance e organizzazione.
I vantaggi della Società Benefit: una visione di lungo periodo
L’azienda che decide di costituirsi in Società Benefit gode di agevolazioni fiscali al momento della costituzione.
A seguire, il primo effetto positivo si ha dall’esterno: migliorano la reputazione e la percezione dell’azienda. Già questo costituisce un vantaggio competitivo diretto per l’azienda e per i suoi principali stakeholders, aprendo la strada a ulteriori benefici dal punto di vista dell’attrattività nei confronti di nuovi investitori. Infine le Società Benefit sono destinatarie di premialità nei bandi pubblici.
A livello di Governance e processi interni, ne derivano miglioramenti nelle modalità di analisi, rendicontazione e comunicazione del valore che l’impresa è in grado di produrre, utilizzando lo strumento del Report di Sostenibilità come asset strategico.
Costituirsi in Società Benefit trasforma la forma societaria, lo scopo e la mission dell’azienda
Costituirsi in Società Benefit è una scelta da fare con consapevolezza e forte progettualità. L’imprenditore e l’azienda decidono così di abbracciare nuovi modelli economici e farsi portatori di una nuova cultura imprenditoriale.
Per approfondire il tema vi invitiamo a contattare il nostro servizio di Corporate al form in basso.