La Legge di Bilancio 2023 contiene una serie di indicazioni sulla tregua fiscale con misure che il contribuente può utilizzare per sanare diversi tipi di irregolarità, offrendo numerose alternative, con fattispecie che consentono di intervenire in caso di irregolarità sia antecedenti che successive alle attività di verifica e di controllo del Fisco.
Assistiamo per la prima volta all’inserimento contemporaneo di tutte queste misure in una Legge di Bilancio.
Vediamo le principali misure messe in atto nella c.d. tregua fiscale.
Condono cartelle per ruoli affidati da amministrazioni statali
Condono automatico, entro il 31/03/2023, delle cartelle esattoriali di importo fino a mille euro, affidate all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.
Se il debito è nei confronti di un’amministrazione locale, lo stralcio è parziale e riguarda solo interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni e interessi di mora.
Sanatoria delle irregolarità formali
Il contribuente ha la possibilità di correggere le irregolarità formali, nello specifico infrazioni o inosservanze commesse nella fase dichiarativa o procedurale che non incidono sull’imposta dovuta, pagando un contributo una tantum per ciascun periodo di imposta a cui le infrazioni si riferiscono.
Ravvedimento delle violazioni tributarie
È possibile sanare le violazioni relative al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2021 regolarizzando le dichiarazioni presentate, purché esse non siano state già contestate. La regolarizzazione comporta la rimozione dell’irregolarità con pagamento del dovuto e degli interessi, con riduzione delle sanzioni a un 18esimo del minimo di legge.
Sanzioni ridotte per le imposte non versate
Si possono pagare con sanzioni ridotte le imposte non pagate, i contributi, interessi e somme aggiuntive relativi ai periodi di imposta 2019, 2020 e 2021. La sanzione applicata sarà del 3% e non più del 10%. Questa misura vale anche per le somme rateizzate, fino ad un massimo di 20 rate trimestrali.
Sanzioni ridotte in caso di contenzioso con il fisco
Se c’è già un contenzioso in corso con il fisco, è possibile sanare la propria posizione con una definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento dell’Agenzia delle Entrate.
Se è già arrivato l’atto di accertamento, si può chiudere la pendenza pagando, oltre al dovuto, una sanzione ridotta di un 18esimo. È prevista una rateazione fino a 20 rate trimestrali di pari importo.
Se c’è una controversia tributaria pendente, quindi è in corso un processo tributario, si può sanare la lite in ogni grado di giudizio (anche in Cassazione). Qui le somme da pagare cambiano a seconda del grado di giudizio: il 90% in primo grado, mentre nei seguenti gradi di giudizio dipende da come è andato il giudizio precedente.
In sintesi, la ratio delle misure per la tregua fiscale inserite nella Legge di Bilancio, consentono di regolarizzare e archiviare le posizioni a condizioni che presentano diversi vantaggi, indipendentemente dal fatto che l’irregolarità sia stata contestata o meno e coprendo anche le fasi del contenzioso in ogni grado di giudizio.
Siamo a disposizione per fornire analisi e consulenze dettagliate sull’argomento della tregua fiscale e delle modalità di acceso alle misure qui elencate.
Contatta il nostro servizio Tax compilando il form in basso.