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Blog Pietrostefani - Come reagire alle semplificazioni ESG dell’“Omnibus Simplification Package

Come reagire alle semplificazioni ESG dell’“Omnibus Simplification Package”

Le semplificazioni dei report e delle rendicontazioni ESG introdotte dall’Omnibus Simplification Package sono un’occasione da cogliere, non un alibi per fermarsi

L’Unione Europea ha recentemente approvato un importante pacchetto di proposte legislative: l’Omnibus Simplification Package. Si tratta di un’iniziativa che mira a semplificare il quadro normativo europeo su una serie di temi cruciali: finanza sostenibile, rendicontazione ESG, due diligence sulla sostenibilità, tassonomia UE, Carbon Border Adjustment Mechanism e programmi di investimento europei.

L’obiettivo è duplice: da un lato, alleggerire gli oneri burocratici soprattutto per le PMI e le small mid-cap, dall’altro focalizzare l’attenzione regolatoria sulle grandi imprese, che generano la maggior parte degli impatti ambientali e sociali. Una semplificazione attesa e benvenuta, che però non deve tramutarsi in un freno all’impegno aziendale per la sostenibilità.

Perché è sbagliato allentare gli sforzi ESG

Le semplificazioni ESG introdotte non equivalgono a una sospensione degli obblighi. Al contrario, il contesto attuale richiede alle aziende una maggiore consapevolezza strategica, perché chi saprà muoversi per tempo sarà avvantaggiato nel medio e lungo periodo.

1. Sostenibilità come leva competitiva

Continuare a investire in valutazioni di carbon footprint, gestione dei rischi ESG e iniziative di sostenibilità non è solo una scelta etica: è una decisione strategica. Queste attività permettono di mappare con anticipo i rischi legati al cambiamento climatico, rafforzare la resilienza della catena di fornitura e generare valore duraturo per tutti gli stakeholder, aumentando l’attrattività verso clienti, partner e investitori.

2. Gli obblighi restano in vigore fino a modifiche formali

È importante ricordare che, fino all’adozione definitiva delle nuove norme, le aziende restano vincolate alle attuali disposizioni della CSRD. Un’eventuale sospensione o ritardo negli sforzi di compliance potrebbe esporre le imprese a sanzioni pecuniarie, danni reputazionali e limitazioni nell’accesso ai fondi europei. La prudenza suggerisce, quindi, di non interrompere o rinviare le attività di rendicontazione.

3. Monitorare per adattarsi

Il contesto normativo è in rapida evoluzione. Le aziende devono attrezzarsi per seguire da vicino l’iter dell’Omnibus Package per le semplificazioni ESG e partecipare, quando possibile, alle consultazioni pubbliche legate agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). Solo così sarà possibile adattare in modo tempestivo processi, sistemi e presìdi di governance alle novità in arrivo.

4. La trasparenza resta fondamentale

Al di là degli obblighi di legge, il mercato continua a premiare le imprese trasparenti e coerenti sui temi ESG. Un reporting accurato e affidabile rafforza la fiducia degli stakeholder e protegge il posizionamento competitivo. Non è un esercizio di conformità, ma una leva di reputazione e valore.

Semplificazioni ESG, cosa fare in concreto

Per affrontare in modo proattivo questo scenario in trasformazione, le aziende – sia quelle direttamente soggette alla CSRD che quelle che rientrano nel perimetro semplificato – dovrebbero:

  • Proseguire con le analisi di doppia materialità, integrandole nella definizione della strategia aziendale.
  • Mantenere presìdi solidi di controllo interno su dati ESG e processi di rendicontazione.
  • Coinvolgere fornitori e partner, continuando a raccogliere dati volontari, anche se in forma semplificata.
  • Le PMI escluse dal perimetro della nuova CSRD dovrebbero comunque definire una governance sostenibile, con obiettivi ESG chiari, per allinearsi alle best practice dei grandi gruppi e non perdere competitività.

In altre parole, le semplificazioni normative non devono essere lette come un motivo per rallentare, ma piuttosto come un’opportunità per rendere i processi ESG più efficienti, mirati e strategici.

Il supporto di Pietrostefani Corporate Advisors

In questo contesto di cambiamento, è fondamentale potersi affidare a professionisti esperti.

Noi di Pietrostefani Corporate Advisors siamo al fianco delle aziende per analizzare l’impatto delle nuove regole sui modelli di governance, integrare la due diligence di sostenibilità nei processi decisionali, progettare policy ESG, controlli interni e sistemi di rendicontazione coerenti e scalabili

Preparare oggi la propria azienda al futuro della sostenibilità significa trasformare gli obblighi normativi in una vera occasione di crescita.
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